Uomo politico ceco. Nel 1890 fondò, insieme a Masaryk, il Partito
realista, che in seguito si fuse con il movimento dei "Giovani cechi".
Propugnò il neoslavismo: l'Austria avrebbe dovuto avere rapporti di
amicizia con la Russia e gli altri Paesi slavi (tesi contrastante con i fini
della Triplice Alleanza e con la tendenza austro-tedesca di espansione nei
Balcani). Venne arrestato, condannato a morte e poi graziato e alla conferenza
di Versailles guidò la delegazione ceca per i trattati di pace. Fu capo
del partito nazionale democratico, opponendosi alla politica di Benes per la
Piccola Intesa (Vysoké, Boemia 1860 - Praga 1937).